25 febbraio 2021

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Quando il fumetto è sospeso tra storia, impegno e poesia

presentazione del fumetto di e con Ángel De La Calle
edito da Oblomov Edizioni
con Antonio Nazzaro e Mario Greco

a cura di Cooperativa Letteraria
in collaborazione con CISLE – Centro Internazionale Studi sulle Letterature Europee e 001 Edizioni

i libri:

Tina Modotti. Una donna del ventesimo secolo (001 Edizioni) 

Ancora oggi la vita e l’opera di Tina Modotti esercitano un potere affascinante. Fotografa, star del cinema muto nella Hollywood degli anni 20, militante convinta, è l’incarnazione di una indomabile vitalità latina che si afferma attraverso la prova dell’esilio: cacciata dall’Italia per la povertà, Tina si apre alla vocazione artistica al contatto con la comunità italiana della diaspora in California, trova una realizzazione effimera integrandosi nella cultura appassionata del Messico post-rivoluzionario, e finisce per passare al servizio di una Spagna repubblicana votata alla sconfitta. Di volta in volta amica e amante, incrocia alcune delle figure che hanno illuminato la prima metà del XX secolo con la loro arte, le loro passioni, le loro opere: Diego Rivera, Vladimir Maiakowski, B. Traven, Edwar Weston, John Dos Passos, Augusto Cesar Sandino, Alexandra Kollontai, Frida Kahlo… Visione di un’epoca, questa biografia è ugualmente il ritratto di una donna d’eccezione. 

Ritratti di guerra (001 Edizioni) 

Quattro pittori latinoamericani, sopravvissuti alle torture nei loro paesi d’origine, si ritrovano nella Parigi degli anni Ottanta, malinconico rifugio per gli esuli di tutto il mondo. Nella capitale francese – tra rivoluzionari a riposo e inquietanti agenti segreti con la passione per il collezionismo – si muove anche il giovane Angel de la Calle, impegnato a scrivere un libro su Jean Seberg, star di Hollywood, regina della Nouvelle Vague e attivista scomparsa in circostanze misteriose. L’intrecciarsi delle loro storie disegna la mappa di questo romanzo intenso e tentacolare, al quale l’autore di Tina Modotti ha lavorato per oltre dieci anni. E la storia di una generazione perduta, soffocata dalla violenza dei regimi sudamericani, ma anche una impietosa interrogazione sul rapporto tra creazione artistica e realtà. Per gli autorealisti, misconosciuto ed effimero collettivo di esuli inseguiti dalla CIA, il ritratto è lo strumento per ricostruire la dignità alla persona offesa, ma ormai il chiacchiericcio delle gallerie d’arte copre le urla di orrori a cui nessuno vuole credere. De la Calle scrive e disegna con la sapienza del grande narratore, ma anche con assoluto rispetto per le vite che tocca: esseri umani e non eroi. Come dice uno dei suoi personaggi: «Raccontare le storie serve per restituire l’identità, per dire chi siamo e chi siamo stati. Credo che quando non si può raccontare la verità, sia meglio non raccontare nulla».

Ángel De La Calle Asturiano nato nel 1958 a Molinillo de la Sierra, in provincia di Salamanca, comincia la sua carriera verso la fine degli anni 70 nella rivista Star. Negli anni Ottanta i suoi lavori appariranno regolarmente su riviste come Bésame Mucho, Rambla, Zona 84, Comix Internacional o El Víbora, e in riviste straniere come la svedese Tung Metal, la francese Fantastik, o la nordamericana Heavy Metal. Durante gli anni 90 alterna i suoi sforzi nel campo dei fumetti con il disegno grafico e l’illustrazione, realizzando, per esempio, lo storyboard del film di Gonzalo Suárez Il lato oscuro o il materiale didattico come Contra el ruido pubblicato dal Comune di Gijón o il fumetto Hasta dónde llegar prodotta dal Fondo Sociale Europeo. Nel 1996, sotto lo pseudonimo Adela C crea la striscia Mar y mari per il giornale La Nueva España e El Comercio. Nel 2001 pubblica in Francia un’edizione illustrata del romanzo breve Mi amigo Moran di Paco Ignacio Taibo II. L’anno dopo appare la prima parte della sua opera più ambiziosa Modotti una mujer del siglo veinte, la biografia della fotografa e attivista politica Tina Modotti, che completa con il secondo volume nel 2005. Quest’opera è stata candidata come miglior opera e miglior sceneggiatura al Salón de Barcelona, e ha ottenuto il Premio della Critica nel 2005. L’edizione brasiliana ha vinto il premio alla Miglior Sorpresa editoriale in Brasile nel 2005. Nel 2006 hanno visto la luce altri due lavori: da un lato, De La calle ha pubblicato Diarios de festival, opera che inaugura il genere del diario personale di un autore in forma di fumetto, dall’altro con la sceneggiatura di Jorge García ha realizzato la storia Entre líneas per il libro Nuestra guerra civil. Una storia di 11 pagine, per un fumetto collettivo intitolata A veces la Paz… ,la doppia pagina intitolata Amandi Ars, per la rivista Benzina. E inoltre il libro di studio Hugo Pratt, La mano de dios per la casa editrice Dolmen. De la Calle, inoltre, è codirettore della rivista di analisi del fumetto Dentro de la Viñeta (32 numeri apparsi fino ad oggi) ed è coordinatore e creatore delle Jornadas Internacionales del Comic di Villa de Avilés da 12 anni. Angel De La Calle è responsabile delle attività relative al fumetto della Semana Negra di Gijón, della quale è l’organizzatore da 20 anni. Ritratti di guerra è il suo ultimo fumetto.