19 maggio 2023 | ore 15.00

Andrea Ferraris incontra gli alunni del Liceo Artistico Renato Cottini

Forte innovatore sul piano della creatività narrativa, sperimentatore nel disegno, Andrea Ferraris è un autore eclettico sul piano del contenuto espressivo. Allievo del grande illustratore Emanuele Luzzati e influenzato dal fumetto di denuncia sociale, la passione totalizzante per il fumetto lo porta a Bologna, alla scuola di Vittorio Giardino, Marcello Jori e di Andrea Pazienza.

Churubusco (Coconino Press)

Anno 1847. Gli Stati Uniti invadono il Messico. Ma tra le fila dell’esercito yankee un battaglione, il San Patrizio, ha deciso di disertare per passare dalla parte dei più deboli in una guerra ingiusta e senza pietà.
Nella brigata di immigrati irlandesi, spagnoli, polacchi c’è anche Rizzo, un giovane siciliano. Nel villaggio di Churubusco, ultimo baluardo dei ribelli, arriverà per lui l’ora di scegliere da che parte stare.
Sullo sfondo di fatti storici realmente accaduti, che hanno ispirato le musiche di Ry Cooder e dei Chieftains, nasce un appassionante graphic novel che restituisce ad ogni pagina il sapore della polvere, dei sogni di libertà e giustizia, dell’eterna lotta contro il sopruso del più forte.

La lingua del diavolo (Oblomov)

Sciacca, Sicilia, 1831. I fratelli Salvatore e Vincenzo, rimasti orfani, campano di pesca e lavoretti, quando improvvisamente un vulcano riprende l’attività e in pochi giorni il materiale eruttato forma una piccola isola. Salvatore è il primo a salirci sopra, convinto, così facendo, di diventarne di diritto il proprietario. Dovrà invece battersi con inglesi, francesi e infine spagnoli. Saranno infatti i Borboni gli ultimi a intervenire nella contesa, nominando Salvatore governatore dell’isola per conto di Ferdinando II.
L’isola, però, non riuscirà a resistere alla forza del mare e pochi giorni dopo si inabisserà. Insieme alla roccia colano a picco le speranze di riscatto sociale accarezzate da Salvatore. Persi la ragazza e il fratello, che non gli perdonerà di essersi “venduto” ai Borboni, a Salvatore non rimane che il titolo di Governatore con cui lo salutano, schernendolo, i paesani.

Una zanzara nell’orecchio (Einaudi)

La parola «adozione» non si può dire che arrivi improvvisa nella vita di Andrea. Tuttavia riesce, senza che ci sia stato il tempo di digerirla, a scombussolare il quieto tran tran che regola la sua vita di disegnatore di fumetti e frequentatore della movida cittadina. Soprattutto, lo mette davanti allo scoglio piú grande, quello di immaginarsi padre. Ad aiutarlo, in questo caso, c’è Daniela, con la quale si crea un’intimità diversa, una sintonia nuova. I due si sposano e insieme si lanciano in un viaggio burocratico per adottare un bambino. Tra riunioni snervanti, colloqui con psicologi e assistenti sociali, rimangono sospesi in un limbo senza scadenza, fino al giorno in cui conoscono l’abbinamento con il Paese d’adozione, l’India, e il nome della bimba di cui saranno genitori: Sarvari. Un nome evocativo e pieno d’incanto, che vuol dire «Notte» o «Raga musicale». L’atterraggio a Mumbai è l’inizio di una nuova vita, anche se l’incontro con Sarvari si rivela piú difficile del previsto. Eppure Andrea e Daniela imparano a stabilire un contatto che sembra impossibile, a spazzare via quei mille dubbi che ronzano fastidiosamente nelle orecchie: è stata la scelta giusta? E cosí dopo un forte temporale, attraverso gli occhi di quella bimba venuta da un Paese lontano ricco di colori, capiscono che ce l’hanno fatta. Sono diventati una famiglia.

Vai al progetto “Scuola Intorno”