FARE LETTERATURA

Una nuova rubrica estemporanea, legata a tematiche più fortemente letterarie, in cui gli autori conversano direttamente con la redazione.

Interviste di Caterina Arcangelo

AMEDEO ANELLI

Amedeo Anelli in un’Italia ideale non avrebbe bisogno di presentazioni. Tutti saprebbero che dirige dal 1991 la rivista «Kamen’. Rivista di poesia e filosofia» (Libreria Ticinum editore) che, nell’arco di trent’anni, ha ottenuto diversi riconoscimenti: l’ultimo è la menzione speciale di «rivista di alto valore culturale» da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Turismo. «Kamen’», che nasce nel lodigiano, è presente in cinque continenti, dal Sud del mondo alla Groenlandia (Cfr. Luisa Luccini, I primi trent’anni di Kamen’: un viaggio in settanta Paesi, «Il Cittadino di Lodi», 13/02/2021). Dal 2009 Anelli fa parte del Comitato Scientifico internazionale della rivista slovena «Poetikon». Amedeo Anelli è una figura poliedrica della cultura italiana, formatasi negli ambienti letterari e filosofici Milanesi, per intraprendere più tardi percorsi di carattere musicale e artistico.

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VITTORIO ORSENIGO

Vittorio Orsenigo, nato a Milano è regista scrittore, pittore, studioso delle barriere coralline. Nell’immediato dopoguerra, per invito di Elio Vittorini, aveva curato un ciclo di letture alla Casa della Cultura di via Filodrammatici a Milano, e presentato testi teatrali, per l’allora semi sconosciuti in Italia, di Isherwood, Brecht, Auden. Del 1950, ospite di Paolo Grassi, le sue regie al Piccolo Teatro della città di Milano per Ubu Roi di Alfred Jarry e Le Mammelle di Teresia di Giullaume Apollinaire. L’allora esordiente Pier Luigi Pizzi disegnerà, per due suoi spettacoli, scenografie e costumi. Delle sue messe in scena scrivono Raffaele Carrieri, Salvatore Quasimodo, Roberto Rebora, Franco Russoli. Carrieri si occupa di Orsenigo pittore e di Orsenigo scrittore, presentandolo a galleristi italiani e tedeschi. Esporrà a Milano da Guido Le Noci, alla “Gallerie 17” di Monaco di Baviera, con Arnaldo Pomodoro, Manzoni, Fabbri, Munari, Baj.

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RICCARDO CAMPA

Riccardo Campa è un filosofo e storico della filosofia italiano; è professore emerito di Storia delle dottrine politi­che e di Storia dell’Università per Stranieri (Ateneo Internazionale) di Siena; è Director Emeritus of the Giambattista Vico Chair of Italian Studies at Dowling College, New York. Ha diretto la Biblioteca delle idee, sotto la pre­sidenza scientifica del premio Nobel Eugenio Montale ed è stato co-direttore responsabile del periodico «Nuova Antologia», nel quale ha pubblicato saggi di letteratura e filosofia sul pensiero del Novecento; vi ha inoltre tradotto e pubblicato testi di Jorge Luis Borges, George Uscătescu, Vittorio Dan Segre, André Chastel, Walter Kaufmann, Ortega y Gasset. Dal 1987 al 1991 ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e dal 1991 al 1992 ha coordinato in Italia e nell’America Latina le attività celebrative del V Centenario dell’America, per disposizione del Ministero degli Affari Esteri. Dal 1993 al 1997 ha svolto le funzioni di Vicepresidente della Commissione Nazionale per la promozione della cultura italiana all’estero.

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GIOVANNI SIAS DIALOGA CON GIUSEPPE PONTIGGIA

Si pubblica un estratto del volume Giuseppe Pontiggia, Dialoghi sul romanzo, la psicanalisi, la scrittura e altro, a cura di Giovanni Sias, Sacile (PN), Polimnia Digital Editions, 2020. Il libro è costituito da due preziose interviste di Giovanni Sias a Giuseppe Pontiggia, rilasciate nel 1989 e nel 1992, testimonianza di uno scambio culturale e umano tra uno scrittore già famoso e uno psicanalista più giovane e destinato a diventare un grande innovatore della psicoanalisi. Le due interviste sono rimaste inedite fino a luglio 2020, anno che coincide con la morte dello stesso Sias. La pubblicazione dell’estratto è un’occasione per ricordare e celebrare Giovanni Sias, legato a Giuseppe Pontiggia da un’amicizia solida, come testimonia Daniela Marcheschi nel suo preludio per il lettore che apre e accompagna la lettura del volume. Lo stralcio selezionato è la prima parte della seconda intervista (1992) intitolata Imparare a scrivere: sui corsi di scrittura (pp. 39-42).

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